Trenta lavoratori stagionali che vivevano nella pista di Borgo Mezzanone, uno degli insediamenti informali più estesi d’Europa, sono stati ufficialmente inseriti nella rete etica No Cap. Un passaggio importante che restituisce dignità e diritti: per loro un regolare contratto di lavoro, tutele, un alloggio sicuro, e trasporti legali e tracciabili per raggiungere i campi.
L’operazione è stata condotta alla presenza di Yvan Sagnet, presidente di No Cap, insieme a referenti territoriali, attivisti europei, volontari locali e rappresentanti della Comunità Emmaus. Un’azione concreta di contrasto al caporalato e allo sfruttamento lavorativo.
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No cap
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