Il 20 ottobre scorso si è aperta la possibilità di candidarsi per le sezioni “Illustrazione” e “Premio Giornalistico” del contest Oltre il Ghetto, promosso nell’ambito del Programma Su.Pr.Eme.2 – Sud Protagonista nel superamento delle Emergenze in ambito di grave sfruttamento lavorativo e integrazione dei migranti – che punta a contrastare il caporalato e le forme di sfruttamento lavorativo delle persone migranti anche attraverso l’illustrazione e il giornalismo.
La sezione Illustrazione si rivolge a graphic designer, illustratori e creativi che desiderino realizzare un manifesto capace di interpretare i temi chiave del contest: il rispetto dei diritti dei lavoratori migranti, l’inclusione socio-lavorativa, il contrasto al caporalato, il consumo critico e la promozione di una filiera etica. Le dieci opere selezionate dalla giuria diventeranno parte integrante di una mostra web e saranno ampiamente diffuse attraverso i canali istituzionali e social del progetto. L’opera vincitrice, scelta da una giuria tecnica presieduta dal maestro Alessandro Sanna, riceverà un premio in denaro di 1.000 euro.
La sezione Premio Giornalistico è invece rivolta a giornalisti che abbiano documentato con articoli, fotoreportage, podcast d’inchiesta, video e servizi televisivi le condizioni di vita dei migranti, lo sfruttamento lavorativo, il caporalato e i percorsi di inclusione nelle cinque Regioni del Sud Italia (Puglia, Calabria, Basilicata, Campania e Sicilia) nel biennio 2024–2025. Il vincitore sarà selezionato dallo staff tecnico del contest e riceverà un premio di 1.000 euro e una targa di riconoscimento.
Entrambe le sezioni resteranno aperte fino al 23 novembre 2025.
Resta inoltre aperta fino alla stessa data, il 23 novembre, la possibilità di candidarsi anche alle due sezioni già attive: “Imprese Etiche” e “Storie di Libertà”, la cui scadenza è stata prorogata proprio per favorire la più ampia partecipazione possibile da parte dei territori.
Il contest, articolato nelle sue quattro sezioni, intende valorizzare esperienze concrete di riscatto, dignità e cambiamento nei territori del Mezzogiorno, promuovendo una nuova narrazione sui temi della migrazione, del lavoro e dei diritti.
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