La Regione Puglia ha approvato i Piani di Azione Locale dei Comuni di Bisceglie, Brindisi, Carapelle e Carpino per il superamento degli insediamenti informali di migranti agricoli,. La decisione è stata presa dalla Giunta regionale lo scorso 14 luglio, segnando l’avvio concreto degli interventi che rientrano nella strategia nazionale di contrasto al degrado abitativo nei territori a forte presenza stagionale.
Gli interventi sono finanziati con risorse del PNRR, nell’ambito della Missione 5, Componente 2, Investimento 2.2, che mette a disposizione 200 milioni di euro a livello nazionale per la creazione e riqualificazione di alloggi destinati a lavoratori migranti. L’obiettivo dichiarato è migliorare le condizioni di vita e prevenire fenomeni di sfruttamento lavorativo e infiltrazioni criminali nei circuiti dell’accoglienza informale.
I quattro progetti approvati in Puglia prevedono la realizzazione di 304 posti letto e un investimento complessivo di quasi 10 milioni di euro, destinati in parte alle infrastrutture abitative e in parte ai servizi per l’inclusione sociale.
Nel centro storico di Carpino, il progetto punta a una soluzione diffusa: contratti di comodato con privati per riqualificare abitazioni da destinare al co-housing, con servizi condivisi per socializzazione, formazione e attività culturali. L’intervento, del valore di oltre 4,5 milioni di euro, potrà accogliere fino a 200 persone.
A Carapelle, sarà recuperato un immobile storico di proprietà parrocchiale che offrirà 10 posti letto e sarà reso accessibile anche alle persone con disabilità. L’edificio sarà dotato di impianti fotovoltaici per garantire l’autosufficienza energetica. Il progetto prevede un investimento di circa 1,1 milioni di euro.
Questi interventi sono coerenti con le politiche regionali in materia migratoria, che mirano a garantire il diritto alla casa, l’integrazione sociale e la partecipazione dei migranti alla vita pubblica. La Regione Puglia, su richiesta del Commissario straordinario per il superamento degli insediamenti abusivi, ha assunto un ruolo di affiancamento tecnico ai Comuni coinvolti, specialmente nella fase di progettazione condivisa dei servizi e nel coordinamento con enti del terzo settore e istituzioni sovraordinate.
Con l’approvazione dei PAL, sarà ora possibile procedere alla firma degli accordi tra i Comuni, il Commissario straordinario e l’Unità di Missione, avviando così la fase esecutiva dei progetti.
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