DOMANDA
In un'Assemblea Ordinaria di Associazione si può negare l'ingresso di persone che nonne fanno parte?
RISPOSTA
Il codice civile in materia di associazionismo nulla prevede in merito alla partecipazione di estranei in assemblea. Riferimento prioritario deve pertanto considerarsi lo Statuto dell'ente.
Se anche quest'ultimo non disciplina tale aspetto occorre fare riferimento alla disciplina prevista dal codice civile per le società, analogicamente applicabile alle associazioni per giurisprudenza ormai costante.
Con riferimento al questo, occorre considerare l'art. 2370 c.c. (Diritto d'intervento all'assemblea ed esercizio del voto) che, al comma 1, cosi dispone: "Possono intervenire all'assemblea coloro ai quali spetta il diritto di voto". Un terzo non autonomamente titolare di diritto di voto può partecipare ad un'assemblea essendo a ciò delegato dal socio/legittimato al voto, e quindi in qualità di rappresentante ai sensi dell'art. 2370 c.c..
Da ultimo risulta molto controversa la possibilità di intervento per soggetti esterni alla società, (consulenti legali o giornalisti specializzati o analisti finanziari). In linea generale sembra prevalere l'interesse alla segretezza dei lavori assembleari e alla non ingerenza nella fase di discussione di soggetti estranei alla società, anche se non mancano aperture in dottrina (Galgano), quantomeno nel caso in cui la presenza del consulente sia approvata da tutti i soci, ed in giurisprudenza (Trib. Milano, 3.9.2003), nel caso di un avvocato intervenuto come consulente legale delie società (e non del singolo socio).
Nella pratica, è stato in alcuni casi ammesso un soggetto non socio in qualità di segretario dell'assemblea ai sensi dell'ari. 2371 e.e.. Ma anche qui occorre verificare lo staluto cosa prevede al riguardo.
In un'Assemblea Ordinaria di Associazione si può negare l'ingresso di persone che nonne fanno parte?
RISPOSTA
Il codice civile in materia di associazionismo nulla prevede in merito alla partecipazione di estranei in assemblea. Riferimento prioritario deve pertanto considerarsi lo Statuto dell'ente.
Se anche quest'ultimo non disciplina tale aspetto occorre fare riferimento alla disciplina prevista dal codice civile per le società, analogicamente applicabile alle associazioni per giurisprudenza ormai costante.
Con riferimento al questo, occorre considerare l'art. 2370 c.c. (Diritto d'intervento all'assemblea ed esercizio del voto) che, al comma 1, cosi dispone: "Possono intervenire all'assemblea coloro ai quali spetta il diritto di voto". Un terzo non autonomamente titolare di diritto di voto può partecipare ad un'assemblea essendo a ciò delegato dal socio/legittimato al voto, e quindi in qualità di rappresentante ai sensi dell'art. 2370 c.c..
Da ultimo risulta molto controversa la possibilità di intervento per soggetti esterni alla società, (consulenti legali o giornalisti specializzati o analisti finanziari). In linea generale sembra prevalere l'interesse alla segretezza dei lavori assembleari e alla non ingerenza nella fase di discussione di soggetti estranei alla società, anche se non mancano aperture in dottrina (Galgano), quantomeno nel caso in cui la presenza del consulente sia approvata da tutti i soci, ed in giurisprudenza (Trib. Milano, 3.9.2003), nel caso di un avvocato intervenuto come consulente legale delie società (e non del singolo socio).
Nella pratica, è stato in alcuni casi ammesso un soggetto non socio in qualità di segretario dell'assemblea ai sensi dell'ari. 2371 e.e.. Ma anche qui occorre verificare lo staluto cosa prevede al riguardo.
(fonte: Nonprofitonline.it)